Ricovero

1 giorno

Durata intervento

60-90 minuti

Riabilitazione

3-4 mesi

Recupero completo

6 mesi

Ricostruzione artroscopica dei legamenti

I principali legamenti di stabilizzazione del ginocchio sono i legamenti crociati e i legamenti collaterali. I legamenti crociati sono i maggiori responsabili della stabilità del ginocchio. Sono due bande legamentose che si incrociano all’interno della capsula articolare del ginocchio: il legamento crociato anteriore e quello posteriore.

Epidemiologia

La lesione del legamento crociato anteriore è una delle condizioni più comuni che interessano il ginocchio, con un’incidenza di circa 70 casi ogni 100.000 soggetti l’anno. È osservata soprattutto negli atleti e nei giovani soggetti che praticano specifici sport che prevedono salti, torsioni e frequenti cambi di direzione.

Eziologia

La lesione del legamento crociato anteriore può verificarsi per contatto o senza contatto. Gli infortuni da contatto si verificano tramite un’azione durante il normale corso di una partita e comporta un contatto fisico tra due o più giocatori. Le lesioni senza contatto possono verificarsi dopo la caduta da un salto, per iperestensione, per una flessione forzata del ginocchio e per svolte improvvise, questi sono i meccanismi di lesione che si sviluppano più frequentemente.

Quadro clinico

Quando avviene una lesione del legamento crociato anteriore il paziente sente il ginocchio cedere e ha la sensazione che qualcosa si sia rotto all’interno della sua articolazione oppure che qualcosa sia andato fuori posto. I sintomi principali sono il dolore, il gonfiore e la difficoltà a muovere l’articolazione.

Indagini diagnostiche

Per la diagnosi, se la sintomatologia lo consente, si procede ad un esame dell’articolazione e di alcuni specifici test che consentono di valutare la lassità legamentosa del ginocchio. Tra gli esami usati vi sono: Test di Lachman; Jerk test e Test del cassetto anteriore.
A questo si aggiungono gli esami strumentali che includono:

  • Esame radiografico del ginocchio per valutare eventuali fratture o lesioni ossee associate
  • Risonanza magnetica per la valutazione delle lesioni legamentose e meniscali

Stadiazione

Le lacerazioni dei legamenti possono essere classificate come

  • 1° grado: lievi (le fibre sono distratte, ma intatte)
  • 2° grado: parziali (quasi tutte le fibre risultano lesionate)
  • 3° grado: complete (tutte le fibre sono completamente strappate)

Strategia terapeutica

Le opzioni di trattamento dopo una lesione includono un approccio conservativo non chirurgico, o l’intervento di ricostruzione. Il tipo di trattamento dipende da diversi fattori che includono età, livello di attività, occupazione, desiderio di tornare a fare sport, instabilità. Nei pazienti giovani un intervento conservativo ha mostrato scarsi risultati, cosa che invece si predilige in pazienti più avanti con l’età.

Lo scopo dell’intervento di ricostruzione del legamento crociato anteriore è quello di stabilizzare il ginocchio. Ciò consente la ripresa dello sport, e di evitare ulteriori danni cartilaginei e meniscali.

La ricostruzione del legamento crociato anteriore avviene per via artroscopica, posizionando nel ginocchio un nuovo legamento autologo (cioè proveniente dal paziente stesso, solitamente utilizzo il tendine semitendinoso triplicato e lo si fissa al femore ed alla tibia con degli specifici sistemi di ancoraggio).

Una buona riabilitazione e quindi una collaborazione laboriosa del paziente nel seguire le istruzioni fornite dall’ortopedico specialista del ginocchio e dal fisioterapista, incide in maniera determinante sulla qualità del recupero.

  • Anatomia del ginocchio
  • Legamento crociato anteriore sano
  • Moncone residuo del legamento crociato anteriore lesionato
  • Ginocchio 3D

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