Ricovero

4-12 giorni

Durata intervento

Protesi mocompartimentali:
45 min

Protesi Totali:
80 min

Revisione della protesi:
2-3 ore

Riabilitazione

1-2 mesi

Recupero completo

4 mesi

Chirurgia protesica

La gonartrosi o artrosi del ginocchio consiste in un processo di usura dello strato di cartilagine che ricopre l’estremità inferiore del femore e la parte superiore della tibia. Le due superfici ossee vengono così a contatto diretto, in modo anomalo.

Epidemiologia

L’artrosi del ginocchio interessa circa il 7% della popolazione, risultando tra le malattie o condizioni croniche più diffuse in Italia. La prevalenza di queste patologie aumenta con l’età e presenta nette differenze di genere (tra gli over 75 il 68,2% delle donne e il 48,7% degli uomini dichiarano di soffrire di artrosi).

Eziologia

La causa della gonartrosi si ritiene che includa una complessa interazione tra numerosi fenomeni meccanici, biochimici, cellulari, genetici e immunologici.
I fattori di rischio per questa patologia comprendono: l’età; il sovrappeso; difetti di disallineamento del ginocchio.

Quadro clinico

Il dolore ed il gonfiore sono la prima e più evidente manifestazione dell’artrosi del ginocchio. Quando la degenerazione è in fase più avanzata, l’articolazione va incontro all’irrigidimento e ad una seria limitazione della funzionalità, che può arrivare ad avere un effetto importante sulla capacità di movimento del paziente.

Indagini diagnostiche

Principalmente sono utilizzati:

  • Radiografie: utili ai fini diagnostici ma anche per osservare e valutare la progressione della patologia. I reperti che maggiormente sono osservati attraverso le RX del ginocchio sotto carico nei pazienti con artrosi sono restringimento dello spazio articolare, presenza di osteofiti e deformità delle estremità ossee.
  • Risonanza magnetica nucleare: fornisce maggiori informazioni circa lo stato della cartilagine e di tessuti molli come tendini e muscoli.
  • TAC: per osservare le caratteristiche dell’osso subcondrale e la presenza di altre condizioni che colpiscono il ginocchio come ad esempio frattura osteocondrale e, di conseguenza, quindi fornire un supporto nella diagnosi differenziale.

Classificazione

La classificazione di Kellgren-Lawrence è un sistema di valutazione e quantificazione della gravità dell’ artrosi di ginocchio.

  • Grado 0: non visibile modificazioni artrosiche;
  • Grado 1: dubbio restringimento dello spazio articolare e minuta formazione di osteofiti;
  • Grado 2: minime alterazioni del profilo marginale, formazione limitata di osteofiti e possibile restringimento dello spazio articolare;
  • Grado 3: moderate multiple formazioni osteofitosiche, restringimento visibile e limitato dello spazio articolare e sclerosi ossea iniziale non marcata;
  • Grado 4: severo restringimento dello spazio articolare con marcata sclerosi ossea, deformazione ossea visibile e non discutibile, ampia formazione di osteofiti .

Strategia terapeutica

Quando i trattamenti conservativi, fisioterapia, cicli infiltrativi o trattamenti farmacologici non portano ad un effettivo beneficio in termini di dolore e conseguente autonomia per il paziente, è ragionevole proporre un intervento chirurgico di artroprotesi.
Il trattamento ideale per l’artrosi del ginocchio avanzata è la sostituzione dell’articolazione danneggiata con una protesi di ginocchio.

Si distinguono due principali tipologie di protesi di ginocchio:

Protesi Totali

che sostituiscono l’intera articolazione malata

  • Impianto di Protesi Totale
  • Ginocchio varo artrosico
  • Protesi totale di ginocchio

Protesi Monocompartimentali

che sostituiscono un solo comparto articolare

  • Impianto di Protesi monocompartimentale
  • Artrosi comparto mediale
  • Protesi monocompartimentale mediale

L’intervento di protesi di ginocchio è oggi tra le procedure più sicure e con risultati migliori.
Nonostante la gran parte dei pazienti si ritenga soddisfatta a seguito dell’intervento, è bene specificare che è quasi impossibile che si recuperi il 100% della funzionalità dell’articolazione e che la protesi non consente di praticare in sicurezza sport che hanno un elevato impatto sulle ginocchia come calcio, pallacanestro, rugby o arti marziali.
Questo non significa che dopo questo intervento sia necessario interrompere l’attività ginnica: mantenersi in forma e mantenere tonici i muscoli (senza effettuare sforzi eccessivi) può essere di grande aiuto nell’allungare la durata della protesi.

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